GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE 2021.

La giornata mondiale del diabete cade il 14 novembre di ogni anno, ed é stata istituita nel 1991 dall’IDF e dall’OMS in omaggio alla data di nascita di Frederick Banting che ha scoperto l’insulina nel 1922.
Nel mese di novembre, in più di 60 paesi del mondo, si svolgono campagne di sensibilizzazione e prevenzione, dove vengono coinvolte associazioni di volontari, medici, infermieri e pazienti, proprio per far capire alla popolazione quanto importante sia la conoscenza per prevenire, diagnosticare tempestivamente e gestire al meglio questa malattia, che sta diventando una vera e propria pandemia.
Il blu é il colore scelto, a livello internazionale, come simbolo della GMD e, in questa giornata, si illuminano di blu ospedali e monumenti in moltissime città del mondo.

Municipio di Chioggia


L’Associazione diabetici di Chioggia ha richiesto l’illuminazione di blu, nelle giornate 12, 13 e 14 novembre, dello storico Palazzo Comunale del nostro antico borgo chioggiotto.
Sabato 13 novembre, dalle ore 7.30 alle ore 13.00, davanti al Palazzo Comunale in Corso del Popolo, è stato allestito un gazebo sia informativo, con la consegna di opuscoli, che di screening glicemico gratuito a tutta la popolazione. Sono state eseguite 225 glicemie e rilevate 10 persone con glicemia alta che non sapevano di averla. Questo a conferma di quanto sia il sommerso nella patologia diabetica, malattia alquanto subdola che spesso viene diagnosticata quando già le complicanze sono arrivate.

Il braccialetto salvavita AIDme per tutti i diabetici dell’associazione diabetici di Chioggia.

Un bracciale per salvare la vita ai diabetici di Chioggia. E’ l’importante progetto dell’Associazione dei diabetici del centro lagunare che sarà realizzato grazie al contributo dell’Assessorato Regionale della Sanità e dell’assistenza sociale (FINANZIAMENTO DI INIZIATIVE E PROGETTI A RILEVANZA REGIONALE PROMOSSI DA ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO E ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE), con la collaborazione dell’A.ULSS 3 Serenissima. Il progetto presentato dall’associazione diabetici di Chioggia “Salviamo la vita con un braccialetto” è stato approvato e con grande soddisfazione l’operato dei volontari dell’associazione, sempre attivi al servizio del paziente, nel 2021, sarà caratterizzato dallo sviluppo di questa nuova idea.

Oltre ad essere fragile perché affetta da malattia cronica, la persona con diabete è sempre più anziana e molto spesso ha bisogno del caregiver (ovvero la persona che dedica assistenza e quindi si occupa di lei). Non è facile per il caregiver, o per un famigliare che sta accanto al malato cronico ricordarsi la terapia, gli orari di somministrazione dell’insulina o più semplicemente quando si devono prendere le pastiglie. Attraverso una memoria contenuta nel bracciale sarà possibile prendere immediata visione di tutti i dati fondamentali per far fronte alle eventuali emergenze e quindi salvare la vita al paziente.

 “La necessità di avere i dati sempre con sé e che, in caso di bisogno, le persone che stanno vicino ai malati di  diabete, possano aiutarle nella gestione della loro malattia” secondo la presidente dell’associazione Maria Teresa Marangon, “è fondamentale. Diventa vitale avere un accessorio che con un piccolo gesto possa dare le informazioni sulle patologie di cui una persona è affetta, nel caso, per esempio di ipoglicemia inavvertita.  E proprio per questo motivo abbiamo pensato alla distribuzione di braccialetti salvavita che siano accessibili a tutti e facili da gestire nell’inserimento dei dati”

AIDme è un innovativo bracciale ipoallergenico e resistente all’acqua, che utilizza il TAG AIDNFC come metodo di trasmissione dati a chiunque abbia uno smartphone abilitato. Contiene tutte le informazioni medico-sanitarie relative alla persona che lo indossa e che la stessa ha deciso di inserire per renderli visibili, in caso di necessità, a chiunque avvicini il proprio dispositivo cellulare al logo che si trova sul bracciale, senza scaricare alcuna APP specifica. Il TAG AIDNFC consente di inserire i dati personali più rilevanti, le informazioni mediche e di emergenza, per la salute e la sicurezza delle persone, quali: patologie, terapie farmacologiche in uso, allergie, intolleranze farmacologiche e alimentari, gruppo sanguigno, consenso/diniego alla donazione di organi e midollo, nominativi e numeri telefonici da chiamare in caso d’emergenza, foto identificativa, dati optometrici, HRV e il risultato del test Covid-19.

Abbiamo pensato di distribuire il braccialetto a tutti i circa 3.000 pazienti che afferiscono al servizio di diabetologia accompagnandolo con l’educazione all’uso, la consegna di una brochure informativa  e, se si dovesse presentare la necessità, anche inserendo i dati, naturalmente con l’avvallo del paziente.

“Il diabete è una malattia silente e subdola che colpisce una grossa fetta della popolazione – dice il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Giuseppe Dal Ben -. Avere al polso uno strumento salvavita come questo, capace di assorbire tante informazioni al suo interno, come gli orari e il dosaggio dell’insulina o gli avvisi per i farmaci che devono essere assunti durante il giorno, aiuta a prevenire molte delle emergenze tipiche per chi soffre di questa patologia, come gli attacchi ipoglicemici. Siamo felici, quindi, di contribuire alla buona riuscita del progetto ‘Salviamo la vita con un braccialetto’”. 

Tutti i volontari, educati dal medico alla preparazione del paziente e presenti a turni, al servizio di diabetologia, avranno il compito, durante la consegna del braccialetto di riprendere i punti importanti della gestione del diabete e dei fatti avversi che caratterizzano la vita con questa patologia, come gli episodi di ipoglicemia.